Percezioni Extrasensoriali e Scetticismo: Come Correggere l’Iper-razionalità per Vivere una Vita Più Piena e Intuitiva

Quando parlo di Percezioni Extrasensoriali, incontro in Occidente grande scetticismo. Questo atteggiamento mentale è la conseguenza dell’iperintellettualizzazione che permea la nostra cultura: stiamo letteralmente perdendo la capacità di pensare fuori dagli schemi dell’analisi logica.

Ogni essere umano possiede una parte creativa, emotiva e intuitiva (oltre a quella razionale e analitica), ma se gli emisferi non vengono impiegati in egual modo, ci si ritrova a considerare tutto solo in ottica di causa-effetto. Siamo arrivati a sviluppare una rigidità tale da considerare automaticamente falso tutto ciò che non sia già stato dimostrato senza ombra di dubbio, pensiamo solo in bianco e nero.

Ci stiamo gradualmente trasformando in robot, abdicando alla nostra genialità e al nostro potere creativo. Per di più, in robot ignoranti che non tengono in considerazione due questioni fondamentali: (1) la scienza vive di errori e verifiche continue, (2) la scienza ha già avuto modo di giungere alla conclusione che le percezioni umane superano la realtà sensoriale (esattamente come quelle di qualunque altro animale!).

D’altro canto, mi fa sorridere che in alcune cerchie ristrette – dove si coltivano l’arte, i talenti, l’ascolto e la meditazione – l’intuizione sia invece considerata alla stregua di ogni altra facoltà umana e nessuno si stupisca più che la propria mente sia in grado di ricevere informazioni dal futuro o da altre realtà parallele.

Quali sono, quindi, le pratiche che possono aiutarci a ritornare a un equilibrio più sano, dove i due emisferi dell’encefalo e i nostri tre cervelli possano funzionare con maggior armonia?

Te ne suggerisco alcune che, nella loro semplicità, sono alla portata di ognuno di noi ogni giorno:

  • Stare a contatto con la natura, godendo della bellezza e delle sensazioni che ci trasmette;
  • Trascorrere del tempo fermi e in silenzio, dedicandoci al “non far nulla”;
  • Fare o dire qualcosa di “sconsiderato”, che riusciamo a pensare ma difficilmente metteremmo in pratica nella nostra quotidianità;
  • Abbandonarci all’ascolto di un’emozione forte (bella o brutta che sia) ed esprimerla con la voce;
  • Ballare senza seguire alcuna forma, lasciando che le sensazioni e i bisogni del corpo si esprimano liberamente nel movimento;
  • Disegnare o dipingere in maniera astratta.

Non credere all’intuizione di per sé non è un gran problema (anche se penso che questo sia un mondo affascinante da scoprire!), ma lo è farsi guidare nelle proprie azioni solo da ciò che ha un senso razionale, perché più viviamo in maniera razionale, meno felicità e soddisfazione proveremo nel profondo.

Per essere felici dovremmo imparare tutti quanti ad essere un po’ più bambini.

1 commento

  1. […] sottolineare è che l’alone magico che circonda la chiaroveggenza costituisce, assieme allo scetticismo, uno degli elementi che ne limita maggiormente l’espressione. Come spiego bene nel libro […]

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