Come e Perché Percepiamo alcuni Ambienti come “Negativi”

È un’esperienza comune e non bisogna essere particolarmente sensibili per viverla: alcuni ambienti sembrano essere più “pesanti” di altri. Se capita, ad esempio, di entrare in una stanza dove c’è appena stata un’accesa discussione, si percepisce facilmente un’atmosfera differente – e questo non ha solo a che fare con i musi lunghi delle persone all’interno.

Ogni emozione ha una propria “qualità”, così come la coscienza di ogni persona, e sembra che l’essere umano sia in grado di “interpretare” la frequenza di queste energie, che si diffondono nell’ambiente, attraverso una sostanza contenuta nel derma: la neuromielina.

Se da una parte, quindi, la corrente elettrica che attraversa il nostro sistema nervoso quando proviamo un’emozione genera un campo magnetico nell’ambiente intorno a noi, dall’altra siamo sempre noi che agiamo da antenna e riusciamo a percepire la qualità del campo magnetico generato dalle altre persone.

Le energie che più frequentemente o più intensamente vengono liberate all’interno di un ambiente, quindi, si addensano e permangono per ore, giorni o anni al suo interno. Quel che percepiamo quando entriamo in un ambiente “pesante” non è nulla di alieno, ma solo il risultato della nostra stessa presenza (o di quella di altri nostri simili).

C’è da tenere in conto, poi, che le energie per noi possibili da percepire sono in qualche modo già parte della nostra esperienza: riusciamo a sentire rabbia in un ambiente perché conosciamo e in qualche forma possediamo rabbia, riusciamo a sentire tristezza perché conosciamo e in qualche forma possediamo quella stessa tristezza dentro di noi. E così via.

Il nostro giudizio su ciò che percepiamo in un ambiente (così come su un’altra persona) è influenzato dal nostro rapporto con quell’emozione: se rifiutiamo una certa emozione nella nostra esperienza di vita, la percepiremo istintivamente come un’energia negativa quando la incontreremo. Da un punto di vista oggettivo, però, quell’energia non è negativa, siamo noi ad attribuirle quella qualità in funzione di come abbiamo imparato a gestire l’emozione che le corrisponde.

Per concludere, non esistono energie realmente negative nella loro essenza, ma solo energie che in un certo momento della vita stiamo rifiutando. Per quanto sia legittimo scegliere quali persone e ambienti frequentare (anche in funzione di come li sentiamo), il più grande paradosso è che se fossimo disposti a integrare i lati che consideriamo negativi vivremmo esperienze di crescita più intense.